Covid e cure domiciliari: confermate le linee guida fornite dal Ministero della Salute

I giudici riconoscono però anche la libertà del medico di prescrivere farmaci che ritiene più appropriati al singolo caso

Covid e cure domiciliari: confermate le linee guida fornite dal Ministero della Salute

Confermate le linee guida fornite dal Ministero della Salute per la gestione domiciliare dei soggetti colpiti da COVID-19. I giudici precisano però che esse, poggiate su uno specifico documento dell’’Agenzia italiana del farmaco’, contengono mere raccomandazioni e non prescrizioni cogenti e si collocano, sul piano giuridico, a livello di semplici indicazioni orientative per i medici di medicina generale, in quanto parametri di riferimento circa le esperienze in atto nei metodi terapeutici a livello internazionale. In sostanza, le linee guida costituiscono un documento riassuntivo ed indicativo delle migliori pratiche che la scienza e l’esperienza, in costante evoluzione, hanno sinora individuato. Allo stesso tempo, però, il singolo medico, nell’esercizio della propria autonomia professionale, ma anche nella consapevolezza della propria responsabilità, è ben libero di prescrivere i farmaci che ritenga più̀ appropriati alla specificità̀ del caso, in rapporto al singolo paziente, sulla base delle evidenze scientifiche acquisite. Quindi, la prescrizione di un farmaco, da parte del medico, non può̀ fondarsi su intuizioni o improvvisazioni sperimentate sulla pelle dei singoli pazienti, ma su evidenze scientifiche e, dunque, su rigorosi studi e precise sperimentazioni cliniche, ormai numerosi a livello internazionale anche nella lotta contro il COVID-19 dopo due anni dall’inizio della pandemia. (Sentenza 946 del 9 febbraio 2022 del Consiglio di Stato)

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