Identità digitale per i minori: ecco le indicazioni del ‘Garante per la Privacy’
Via libera all’ipotesi avanzata dall’ “Agid”. Necessarie però maggiori precauzioni per tutelare i minori

Possibile anche per i minori l’utilizzo dello “Spid – Sistema pubblico di identità digitale”. Arrivato il via libera dal “Garante per la rotezione dei dati personali”, il quale all’ “Agid - Agenzia per l’Italia digitale” ha chiesto però garanzie aggiuntive per tutelare i minori. Saranno ovviamente i genitori a chiedere lo “Spid” per i figli non ancora maggiorenni: i ragazzi con più di 14 anni potranno dotarsi di un’identità digitale per accedere ai servizi della pubblica amministrazione a loro rivolti; i ragazzi con meno di 14 anni, invece, potranno utilizzare lo “Spid’”solo per i servizi online forniti dalle scuole. Come detto, il ‘Garante’ ha chiesto garanzie aggiuntive, con particolare riferimento alla procedura di rilascio dello “Spid”, procedura che richiede un’accurata verifica dell’identità del genitore e del minore e l’individuazione delle informazioni da raccogliere e da conservare. Per quanto concerne i ragazzi con meno di 14 anni, comunque, l’utilizzo dello “Spid” sarà ammissibile unicamente per i servizi online offerti dalle scuole, come, ad esempio, il registro elettronico, e dovrà avvenire per un periodo sperimentale fino al giugno del 2023, garantendo comunque l’accesso a tali sevizi senza “Spid” e con le modalità già in uso. Il ‘Garante’ ha comunque chiesto all’’Agid’ di fornire una relazione sull’utilizzo dello ‘Spid’ per i minori, indicando i servizi offerti, il numero di identità rilasciate, le eventuali criticità rilevate e le misure individuate per porvi rimedio. (Parere del 2 febbraio 2022 del Garante per la protezione dei dati personali)