Obbligo vaccinale: nessun sopruso per i lavoratori della Sanità
Respinte ancora una volta le obiezioni degli operatori sanitari. Legittima anche la sospensione dei ‘no vax’

Zero dubbi, almeno per ora, sulla validità dell’obbligo vaccinale anti Covid per il personale sanitario. E ciò comporta come corollario la legittimità della sospensione dal servizio per i lavoratori della Sanità che senza una precisa giustificazione hanno deciso di non sottoporsi al ciclo vaccinale anti Covid. Fondamentale, secondo i giudici, una semplice constatazione: l’obbligo vaccinale per il personale sanitario trova la sua ratio nella prevalenza accordata alla tutela della salute pubblica e, in particolare, dei cittadini che si rivolgono alla sanità pubblica e privata. In questa ottica si inserisce una considerazione ulteriore: le misure contestate da alcuni operatori sanitari si inseriscono nel quadro di una strategia generale di contrasto alla pandemia e non risultano essere sproporzionate né discriminatorie né lesive dei diritti fondamentali dei lavoratori della Sanità, anche perché il diritto alla autodeterminati di quanti decidono di non vaccinarsi è recessivo rispetto alla tutela di beni supremi quale è la salute pubblica. (Ordinanza 583 del 4 febbraio 2022 del Consiglio di Stato)