Notizie del giorno
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Società e fallimento
Concordato
Sì al concordato minore per il titolare di un’azienda agricola ormai cancellata
L’istanza è stata presentata per definire una situazione debitoria maturata proprio nell’esercizio dell’attività agricola
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Obbligazioni e contratti
Conto corrente
Confermata la multa per Poste Italiane per una pratica commerciale scorretta
Ai consumatori sono state fornite informazioni incomplete riguardo al prodotto. Omesso anche di dare ai consumatori, anche successivamente alla diffusione dei messaggi, le informazioni necessarie per monitorare il soddisfacimento delle condizioni previste per ottenere il tasso di remunerazione del 4%
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Privacy
Pubblico impiego
Multa per il Comune che pubblica i dati relativi all’ex dipendente
Tutti i documenti resi pubblici on line contenevano informazioni riguardanti vicende derivanti dalla cessazione del rapporto di lavoro del dipendente con il Comune
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Privacy
Sanità
Colloquio con lo psicologo: necessaria chiarezza sul trattamento dei dati
Multa per uno psicologo, colpevole di alcune palesi inosservanze della normativa in materia di privacy
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Privacy
Competenza
Illecito trattamento dei dati personali: chi è il giudice competente?
La Corte di Cassazione ha chiarito la questione della competenza territoriale per il reato di illecito trattamento dei dati personali. Il reato è di natura istantanea, consumandosi nel momento in cui il danno si verifica con la diffusione non autorizzata dei dati sensibili. Nel caso in esame, la Corte ha stabilito che, quando il luogo di consumazione è incerto e i criteri ordinari non possono essere applicati, la competenza spetta al giudice del luogo in cui si trova l'ufficio del pubblico ministero che per primo ha iscritto la notizia di reato.
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Civile e processo
Pignoramento presso terzi
Cosa succede in caso di pignoramento presso più terzi simultaneamente?
Il pignoramento di crediti eseguito contemporaneamente su più terzi costituisce una serie di pignoramenti separati ma coordinati, con effetti indipendenti. Ogni terzo pignorato deve custodire le somme dovute al debitore fino all'importo prescritto aumentato della metà. Inoltre, il giudice dell'esecuzione, su richiesta del debitore, potrebbe adottare misure secondo l'articolo 546, secondo comma, del codice di procedura civile.