Accertamento con adesione: saldare in ritardo costa un ulteriore cartella

Legittima la nuova pretesa del Fisco, relativa alle sanzioni per il tardivo pagamento

Accertamento con adesione: saldare in ritardo costa un ulteriore cartella

I tempi lunghi nell’effettuare i pagamenti delle rate frutto dell’accertamento con adesione costano alla società contribuente anche il pagamento ulteriore delle sanzioni imposte dal Fisco. Decisivo il fatto che il saldo di quanto dovuto sia avvenuto con ben dodici mesi di ritardo. Respinta la tesi difensiva – accolta dai giudici tributari di primo e di secondo grado – secondo cui la società era rimasta vittima di un errore inevitabile. Per i giudici di terzo grado, di conseguenza, non è assolutamente invocabile la buonafede della società, che, viene rilevato, non ha provato di non aver tenuto un comportamento negligente, proprio tenendo conto del dato di fatto rappresentato dall’avere versato con un ritardo di un anno gli importi concordati con l’amministrazione finanziaria. Tirando le somme, l’accertamento con adesione non è più in discussione, avendo la società contribuente provveduto a saldare in toto il proprio debito, ma va comunque confermata la legittimità dell’ulteriore cartella esattoriale emessa a suo carico dall’Agenzia delle Entrate e relativa alle sanzioni conseguenti all’accertato omesso pagamento nei termini di quanto originariamente pattuito. (Ordinanza 36836 del 26 novembre 2021 della Cassazione)

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