Niente esenzione Imu per la moglie se il marito risiede in un altro Comune

Impossibile parlare di casa principale della famiglia. Non dimostrata poi la stringente necessità del trasferimento dell’uomo

Niente esenzione Imu per la moglie se il marito risiede in un altro Comune

Niente esenzione Imu per i coniugi non separati legalmente che hanno residenza e dimora abituale in due differenti Comuni. Respinta, nello specifico, la richiesta avanzata dalla moglie, che si ritrova ora a dover pagare al Comune l’imposta. Decisiva la constatazione che il marito risulta ufficialmente risiedere in un altro Comune. Su questo fronte i giudici ribadiscono che l’esenzione dall’Imu prevista per la casa principale richiede non soltanto che il possessore e la sua famiglia dimorino stabilmente nell’immobile ma anche che vi risultino risiedere ufficialmente a livello anagrafico. Ciò significa anche che nel caso in cui i coniugi abbiano stabilito dimora abituale e residenza anagrafica in immobili diversi, situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze, in relazione al nucleo familiare, si applicano per un solo immobile. A inchiodare la donna, infine, anche il fatto che ella non abbia minimamente dato prova della stringente necessità per il marito di trasferirsi in un altro Comune. (Ordinanza 1199 del 17 gennaio 2022 della Cassazione)

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