Sindaci delle Città metropolitane: disciplina da rivedere

La Corte Costituzionale chiede l’intervento del legislatore per garantire la possibilità elettiva dei cittadini

Sindaci delle Città metropolitane: disciplina da rivedere

Va rivista l’attuale disciplina sui sindaci delle Città metropolitane presenti in Italia. A dirlo in maniera netta sono i giudici della Corte Costituzionale, chiedendo, in sostanza, un intervento del Parlamento. Dalla Consulta ritengono, in sostanza, che vi è un evidente contrasto con il principio di uguaglianza del voto e che soprattutto è pregiudicata la responsabilità politica del vertice dell’ente nei confronti degli elettori. Tocca però al legislatore, precisano i giudici, introdurre norme che assicurino ai cittadini la possibilità di eleggere, in via diretta o indiretta, i sindaci delle Città metropolitane. La Corte Costituzionale è stata chiamata a pronunciarsi sulla riforma varata nel 2014 con la ‘legge Del Rio’ e sulle corrispondenti norme della Regione Sicilia, secondo cui il sindaco delle Città metropolitane non è una carica elettiva poiché si identifica automaticamente con il sindaco del Comune capoluogo, a differenza di quanto previsto per il presidente della Provincia, eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali del territorio. (Sentenza 240 dell’11 novembre 2021 della Corte Costituzionale)

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