Videosorveglianza domestica: ecco i paletti del Garante

Fondamentale che le telecamere siano idonee a riprendere solo aree di propria esclusiva pertinenza

Videosorveglianza domestica: ecco i paletti del Garante

Chiarimenti dal ‘Garante per la protezione dei dati personali’ sul delicato tema dell’installazione, in ambito domestico, di sistemi di videosorveglianza mirati a tutelare la sicurezza delle persone e dei beni. Diversi i paletti fissati per stabilire un uso corretto e lecito della videosorveglianza privata. Innanzitutto, viene chiarito che le telecamere debbono essere idonee a riprendere solo e soltanto aree di propria esclusiva pertinenza. In secondo luogo, debbono essere attivate misure tecniche per oscurare porzioni di immagini in tutti i casi in cui, per tutelare adeguatamente la sicurezza propria o dei propri beni, sia inevitabile riprendere parzialmente anche aree appartenenti a terzi. Infine, se sulle aree riprese insiste una servitù di passaggio in capo a terzi, è necessario venga acquisito formalmente il consenso del soggetto titolare di tale diritto. Dal ‘Garante’ arriva anche la precisazione che non devono essere oggetto di ripresa aree condominiali comuni o di terzi, o aree aperte al pubblico, come strade pubbliche o aree di pubblico passaggio. Infine, le immagini riprese non possono assolutamente essere oggetto di comunicazione a terzi o di diffusione. (Scheda informativa del gennaio 2022 del Garante per la protezione dei dati personali)

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